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Le tradizioni in un piatto

  • Immagine del redattore: Vincenzo Campanale
    Vincenzo Campanale
  • 15 mag 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Qual'è la prima immagine che vi viene in mente se vi dico "Puglia"? Il mare ok, il sole ok, ma quando si tratta di food la regina incontrastata, simbolo della nostra regione nel mondo è l'orecchietta.


CENNI STORICI:

Non si conoscono le vere origini delle orecchiette, perché nessun documento scritto ne parla in maniera specifica. Pare che in un testo del poeta latino Varrone, vissuto tra il 116 e il 27 a.C., si faccia riferimento a un tipo di pasta molto simile che prende il nome di “lixulae”, caratterizzata da una forma concava che ricorda le nostre orecchiette.

Lo scrittore napoletano Giambattista Del Tufonel nel 1500 cita questa pasta come originaria di Bari. Attorno alla fine del ‘500, negli archivi della chiesa di San Nicola di Bari, fu ritrovato un documento che attestava la donazione di un panificio da un padre alla figlia. Nell’atto notarile era scritto che la cosa più importante lasciata in dote matrimoniale era l’abilità della figlia a preparare le “recchietedde”.

RICETTA PER 2 PERSONE: 200 g di orecchiette di arco basso (Bari) 200 g di pomodoro ciliegino, basilico, ricotta dura q.b, olio evo q.b, 1 spicchio di aglio.


PROCEDIMENTO: prepariamo il nostro pomodorino tagliandolo a metà, successivamente in padella aggiungiamo un filo d'olio evo, 1 spicchio di aglio, lasciamo rosolare x 2 minuti, poi aggiungiamo i pomodori, lasciamo cucinare per 10 minuti a fiamma media, con un coperchio, rimestando di tanto in tanto. Cuociamo le nostre orecchiette grandi in abbondante acqua salata per 10 minuti, infine le scoliamo, finiamo la cottura in padella con il pomodoro.

(eliminando l'aglio)

Mantechiamo in padella fuori dal fuoco, con le foglie di basilico, la ricotta, impiattiamo le orecchiette con un'altra spolverata di ricotta dura. Buon appetito.

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