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Un gusto unico con la "San Giuannid"

  • Immagine del redattore: Vincenzo Campanale
    Vincenzo Campanale
  • 2 lug 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 3 lug 2020

Rè dei piatti improvvisati, avvolte ci si dimentica di alcuni ingredienti, avvolte ci si aggiunge altro, cugina dell'aglio olio peperoncino, nata nella grande scuola della cucina pugliese, non posso non parlare di questo piatto "unico".

Gli Spaghetti alla San Giuannin, o San Giuannid in base alle zone e ai dialetti, sono un primo piatto della cucina popolare pugliese.

Questa possiamo definirla la ricetta “dell’ultimo minuto”, da fare quando si ha poco tempo e soprattutto il frigo semivuoto servono davvero pochi ingredienti per improvvisare un piatto semplice, veloce e gustoso, dove la differenza la fa la genuinità dei prodotti pugliesi, quei pochi, poveri e fondamentali che si ha la certezza di trovare in tutte le case del sud.

Sono i famosi “spaghetti di mezzanotte” che soddisfano quel languorino che giunge quando si fanno le “ore piccole” a casa con parenti o amici e arriva il momento in cui sono tutti sopraffatti dalla fame in pochi minuti si assicura un piatto saporito che rallegra la compagnia.


CENNI STORICI:

Questo piatto è una ricetta tipica della cucina pugliese, un primo piatto della cucina popolare barese gustoso e veloce da preparare.

Un piatto semplice della tradizione contadina che porta con sè i colori e i profumi dell’estate.

Nati per festeggiare San Giovanni (il 24 Giugno), gli spaghetti alla Sangiuannid sono presenti sulle tavole pugliesi durante tutto l’anno. Perché se in estate si usano i pomodorini freschi d’inverno si usano i pomodori appesi (pomodori a filo o pomodori Regina di Torre Canne).

Il pomodoro di Regina Torre Canne fa parte del "Presidio Slow Food", è una varietà di pomodoro coltivato in Puglia, fin dagli inizi dell’800.

La raccolta del pomodoro regina inizia dal mese di luglio: una parte è venduta fresca e un’altra è riposta in cassette e lasciata appassire fino all’inizio di settembre e conservata nelle caratteristiche “Ramasola“, grappoli di pomodorini legati per il peduncolo con un filo di cotone (che una volta venivano appesi alle volte delle masserie), per essere consumati d’inverno fino ad aprile dell’anno dopo.

Un modo per preservare per tutto l’inverno il sapore dei pomodori raccolti in estate.


RICETTA:

La ricetta della "San Giuannid" prevede solo questi ingredienti:

l'aglio, olio, capperi, acciughe, pomodori "appesi".

Ebbene io lo modificata usando inanzi tutto dei pomodori datterino giallo, per smorzare la sua forte sapidità ho usato la burrata di Andria, aggiungendo anche le cozze per dargli un tocco in più.



INGREDIENTI PER 2 PERSONE:

240 g di pasta lunga (io ho usato una tagliatella di grano antico siciliana) 40 g di capperi dissalati, 6 acciughe, una decina di pomodori datterino giallo, una decina di cozze, 140 g di burrata di Andria, 1 spicchio di aglio, olio evo q.b. zest di limone (facoltativo)


PROCEDIMENTO:

Cominciamo nel cuocere la pasta in abbondante acqua poco salata, in una padella capiente lasciamo soffriggere l'acciuga l'aglio ed i capperi con un filo d'olio evo, lasciamo soffriggere a fuoco basso così da far sciogliere delicatamente l'acciuga nell'olio,(2/3 minuti) dopodiché aggiungiamo i pomodori le cozze, aggiungiamo un mezzo mestolo di acqua di cottura è copriamo con un coperchio, dopo 3 minuti le cozze saranno aperte, le togliamo dalla padella le puliamo a frutto le lasciamo in un piattino(così da non cuocerle troppe). A questo punto la pasta sarà bella al dente la scoliamo, finiamo la cottura in padella, dopo averla mantecata aggiungiamo le cozze.

Impiattiamo aggiungendo la burrata ed i zest di limone(facoltativo)

Buon appetito dal vostro chef.

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